Una rosa nel giardino della Solot

Venerdì 11 febbraio, alle ore 20.30, presso il Mulino Pacifico, secondo appuntamento di “Obiettivo T”, storica stagione teatrale promossa dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento, con il coordinamento artistico di Michelangelo Fetto e Antonio Intorcia, giunta quest’anno alla sua ventottesima edizione.

“La rosa del mio giardino”, questo il titolo dello spettacolo in programma, prodotto dal Nuovo Teatro Sanità, che vanta la drammaturgia di Mario Gelardi da un testo di Claudio Finelli e vede in scena Simone Borrelli e Alessandro Palladino, accompagnati dalle musiche originali eseguite dal vivo da Arcangelo Michele Caso.

Così le note di regia: “È il 1923. Alla Residencia de Estudiantes, famoso collegio a Madrid che ospitava rampolli dell’alta borghesia spagnola, arriva un giovane impacciato, con l’aria un po’ trasognata e l’aspetto singolare. Ha diciotto anni e fa il pittore. Il suo nome è Salvador Dalí. Il giovane attira subito l’attenzione di un poeta di poco più grande di lui e molto in vista alla Residencia: Federico Garcia Lorca. Tra i due nasce subito un’amicizia fatta soprattutto di intesa intellettuale. Sono spiriti affini che vedono il mondo con gli stessi occhi. È difficile dare un nome al tipo di rapporto che univa i due artisti. Di fatto, non si hanno prove di una vera e propria relazione romantica tra loro. Lorca, invece, scrisse la celebre Ode a Salvador Dalí, dove è ben chiaro l’affetto che provava per l’amico e l’ammirazione per il suo genio artistico. Lo definisce appunto, “rosa del giardino”. Lasciata la scuola inizia tra i due un epistolario durato fino alla fucilazione del poeta. Della fitta corrispondenza tra loro sono sopravvissute quaranta lettere scritte dal pittore a Lorca, mentre sono rimaste solo sette lettere di Lorca a Dalì. La spiegazione sembra si trovi in un certo atteggiamento ostile nei confronti di Lorca sia da parte della sorella di Dalì, che della moglie. Mario Gelardi e Claudio Finelli, partendo dalle lettere ritrovate di Salvador a Federico, hanno immaginato le lettere in risposta del poeta all’amico pittore. Poesia, pittura, amicizia, sentimenti. L’ultimo incontro, l’ultimo ballo tra i due segna la fine di un’amicizia, forse di un amore, sicuramente la fine di una vita…”.

Il costo del biglietto per la visione dello spettacolo è di €.10. La biglietteria sarà attivata a partire dalle ore 18.00 del giorno dell’evento presso il botteghino del Mulino Pacifico. Ricordiamo che l’ingresso in struttura sarà consentito esclusivamente agli spettatori muniti di green pass rafforzato e mascherina ffp2. Inoltre gli organizzatori, per garantire la massima sicurezza, ridurranno volontariamente il numero delle prenotazioni possibili in relazione alla capienza della sala teatrale, in modo da consentire la fruizione dello spettacolo con il giusto distanziamento tra i diversi nuclei familiari e gruppi di amici.