Le sfumature e le emozioni di Sonika Poietika

Si è tenuta, la scorsa settimana, a Campobasso la versione musicale per la sesta edizione di  “Poietica” -denominata “SONIKA POIETIKA”- nel periodo dal 2 al 5 settembre, con un appuntamento straordinario il 10 ottobre, quando in teatro ci sarà la star portoghese Teresa Salgueiro ex Madredeus.

Dopo le prime due giornate, presso l’accogliente ex struttura GIL,  il 4 settembre, la serata ha visto sul palco la cantautrice   Luci  e Cesare Basile accompagnato dal gruppo I Camminanti.

Luci  (proveniente dalla vicina Bojano) è stata immediatamente coinvolgente per la sua scrittura particolare e una voce potente. Il suono della sua arpa celtica e del piano elettrico ha reso il tutto molto minimale e d’atmosfera.  Inoltre, la cantautrice ha sottolineato all’attento pubblico che nelle sue recenti composizioni, ascoltabili anche su Youtube, ha sfruttato molto l’elettronica, che dal vivo non è possibile replicare. Si intravede in Luci una scrittura molto personale con rimandi alla prima  Cristina Donà  e ad alcune composizioni dell’ islandese  Bjork . Sarebbe interessante risentirla dal vivo con l’apporto di una band, con un maggior numero di musicisti e strumenti e con l’uso dell’elettronica, come per i brani registrati.

In chiusura il concerto dell’esperto cantautore catanese Cesare Basile, il quale negli ultimi anni ed in particolare col suo ultimo album, ha scelto di virare definitivamente sulla lingua siciliana e sul dialetto della zona orientale dell’isola. Accompagnato dal gruppo I Camminanti, come nell’album, la formazione, oltre alle chitarre di Basile a volte acustiche, comprende batteria, percussioni varie, chitarre elettriche, tastiere ed effettistica ma, soprattutto, le due voci femminili che si orientano spesso su scale mediorientali ed influenze mediterranee. Il suono è un blues, spesso ripetuto per formare un mantra, con tanti suoni elettronici ad interfacciarsi con l’acustica delle percussioni, delle chitarre e delle stupende voci in sinergia con l’acidità delle chitarre elettriche. Un suono coinvolgente e psichedelico, un intreccio di suoni e parole, per ottenere pura musicalità.

La serata del 5 settembre ha, invece, proposto la presentazione del libro  “Yes I Know … Pino Daniele tra pazzie e blues. Storia di un Masaniello Newpolitano” dell’autore partenopeo Carmine Aymone (edito dalla Hoepli). Il giornalista napoletano, vero e proprio affabulatore, con i suoi racconti diretti e molto personali del Pino nazionale, svela tanti retroscena e racconta tanti emozionanti momenti della vita. Il pubblico partecipa in maniera davvero concreta e, a volte anche in bonaria polemica con l’autore, interagendo con la sua ampissima cultura musicale e realizzando in questo modo un aperitivo lungo, ricco ed interessante ai concerti di chiusura della rassegna, quasi una “aperi-cena”.

A seguire, sul palco dell’auditorium dell’ex-GIL la cantautrice di casa Liana Marino, trasferita a Torino da alcuni anni, che si accompagna con la chitarra acustica e tanta effettistica, disegnando un racconto della sua esistenza con piacevoli canzoni di carattere sentimentale e sociale, che sono tratte dal suo primo album “ Partenze”, disco incluso nella cinquina finale dell’ultimo prestigioso  Premio Tenco  per la categoria degli esordienti, album di debutto.

A conclusione della parte settembrina della manifestazione salgono sul palco i torinesi Perturbazione. Non dovremmo raccontare chi siano agli appassionati di musica italiana in quanto sono, da oltre un ventennio, autori di un raffinato indie-rock con venature pop e dalle liriche in italiano. Capitanati dalla voce di Tommaso Cerasuolo, possono essere definiti incantatori pop, con un occhio al magnetico front-man, dove pop non sta per easy listening ma per popolare nell’accezione più nobile del termine. Il quartetto propone, sul palco di Campobasso, un percorso tra alcuni dei 23 affreschi che compongono il loro nuovo titolo “Amore / Disamore” (moderno trattato sulla nascita e la fine di un amore)  ed alcuni dei brani che hanno definito la loro storia, tra cui lo stupendo acquerello d’esordio dal titolo “Agosto”. Il risultato è un’ora e mezza di buona musica rilassante ma, allo stesso tempo, da ascoltare con attenzione grazie agli splendidi testi. Ricordiamo la loro partecipazione alcuni anni fa a Sanremo, con un sesto posto generale, il premio della critica e l’inclusione dell’ultimo cd nella cinquina finale del Premio Tenco, per la categoria principale di Album dell’Anno. La qualità della loro proposta coinvolgente sia in studio che dal vivo, carica di sfumature ed emozioni chiude in maniera perfetta. Un festival di proposte musicali alternative nel scorcio della penisola volto a crescere sempre di più, facendo leva sulla classe dei suoi ideatori ed organizzatori.  Nell’attesa dell’esibizione di Teresa Salgueiro  del 10 ottobre prossimo e a quelli che seguiranno nei prossimi anni, lunga vita al Sonika Poietika ed alle manifestazioni come queste.

Rino Pastorius

si ringrazia per le foto Maurizio Oriunno