La musica pirotecnica di “Suoni in movimento”

Il progetto di Giovanni Russo arrivato alla 17^ edizione con la performance solitaria del chitarrista locale Andrea Orlando  è giunto al termine.

La cosa ci rattrista! Quando finisce una manifestazione come questa bisogna aspettare un anno intero per l’edizione successiva e, invece, sarebbe auspicabile che si tenessero un maggior numero di appuntamenti  nel corso dell’anno.

II centro storico di Pietrelcina vive serate piacevoli ed elettrizzanti con un format indovinato. Gli eventi di “Jazz sotto le stelle” è evidente che sono costruiti con passione, annoverando sempre artisti di alto livello del panorama jazz nazionale.

Questa edizione dal titolo “Suoni in movimento” è iniziata il 26 luglio con una doppia esibizione.

Il primo concerto del pianista Aldo Pareo, di origini sannite, ha emozionato con le sue note tra il jazz ortodosso e la nuova musica classica, con brani descrittivi e melodie intense. Aldo Pareo mette a frutto la sua tecnica nel suonare brani propri e rivisitazioni di standard, tra swing e groove.

La stessa sera sul palco del Parco Colesanti, bellissima location al centro del paese utile anche per manifestazioni con un richiamo maggiore di pubblico, sale il trio di autentici fuoriclasse capitanato dal pianista Dado Moroni, genovese di nascita e statunitense di adozione, supportato dalla ritmica di Aldo Zunino al contrabbasso e di Enzo Zirilli alla batteria.

Moroni è sicuramente un artista dal talento immenso e i suoi due partners in musica non gli sono da meno. La musica trasporta l’ascoltatore dai pieni /vuoti del suono, un jazz classico da trio, ma che, in alcuni momenti, conduce verso vette rarefatte, in passaggi  quasi free jazz, di pura improvvisazione.

È già la conclusione: con un paio di bis e l’invito ad Aldo Pareo a raggiungere il palco per condividere a quattro mani l’unico pianoforte. In questa improvvisazione sul classico giro blues, in versione sostenuta, i due pianisti si sfidano e si completano con le loro scale.

La sera successiva il festival prosegue con il concerto del Giacomo Aula Duo, in cui il pianista, noto sia in Europa che in America, si affianca al contrabbasso di Ciro Imperato per  presentare la propria musica in alternanza con alcuni standards americani, stabilendo un importante interplay tra i due.

La serata del 29 luglio viene dedicata unicamente al Duo Then 0 (zero), strana accoppiata tra la fisarmonica dell’irpino Carmine Ioanna con i fiati dell’eclettico ed esplosivo siciliano Roy Paci.

La fisarmonica di Carmine Ioanna tratteggia atmosfere e tappeti di note sulle quali la tromba e il flicorno di Roy Paci, completati dall’utilizzo di effettistica e sequencer, disegnano dei soli di alta intensità ritmica ed emotiva, marchio di fabbrica del fiatista siciliano.

La loro coesione diviene di minuto in minuto più coinvolgente, Ioanna spesso si accompagna anche alla voce con fonemi che ripercorrono le melodie suonate dal proprio strumento, accentuando il pathos dei suoi acquerelli e Paci non si fa pregare nel creare atmosfere e contrappunti al partner.

In alcuni momenti del concerto i due artisti sciorinano, rispondendosi e rincorrendosi sulla melodia, quasi una specie di jazz psichedelico.

Tutti i brani che propongono, compreso qualche classico, sembrano essere usciti dalla loro penna talmente il flusso di note che il duo mette in movimento nell’improvvisazione e nella rispondenza tra loro, tale da creare per l’ascoltatore “una vera e propria full immersion sonora che raggiunge il massimo del coinvolgimento emotivo”,come recita la brochure di presentazione del festival e che fotografa a pieno la realtà.

La serata si conclude con una versione del classico di protesta “Malarazza”, coinvolgendo definitivamente tutto il pubblico presente in un canto liberatorio e di riscatto.

Come ogni anno Jazz sotto le stelle – Pietrelcina Festival coglie nel segno, arricchendo le calde serate estive con proposte di jazz molto differenti tra loro ma eccezionali e coinvolgenti.

Rino Pastore